Lauria: il più grande e importante paese della Valle del Noce che ha dato i natali a Rocco Papaleo
Lauria (PZ), è un borgo situato a poca distanza da Maratea, “la Perla del Tirreno”, attorniato dalle cime del Monte Sirino che costituiscono un autentico paradiso per gli sciatori ed è il paese natio dell’attore e regista Rocco Papaleo, che qui, tra l’altro, ha girato alcune scene del suo film “Basilicata coast to coast”. E oltretutto, esso è la patria del Beato Domenico Lentini, patrono della città.
Il suo affascinante centro abitato, dalle antiche origini, è composto da due rioni: Lauria Superiore, il “Castello”, e Lauria Inferiore, il “Borgo”, separati l’un l’altro dall’antico quartiere “Ravita”.
Il Territorio
Con alle spalle il suggestivo profilo del Massiccio del Sirino, il vasto territorio di Lauria, attraversato dai fiumi Sinni e Noce, è caratterizzato da una vegetazione lussureggiante e fiorente che, osservata da punti panoramici, infonde serenità e desiderio di meditazione.
Ai fiumi principali affluiscono numerosi torrenti ed acque ricche di preziosi elementi oligominerali che sgorgano dalle copiose sorgenti, contribuendo a rendere questa parte dell’area Maratea-Sirino particolarmente generosa dal punto di vista delle bellezze naturali.
Il centro più grande e popolato della Valle del Noce (circa 14000 abitanti), è raggiungibile percorrendo l’A3, uscita Lauria Nord.
La Storia
La fondazione di Lauria, quasi con certezza, si può far risalire al periodo in cui i Monaci eremiti greci, costretti alla fuga dall’avanzata islamica, si stabilirono in queste zone scegliendo di vivere nelle cosiddette Laure, “piccole celle intorno a una chiesa”.
Dopo la dominazione saracena e quella longobarda, in seno al popolo lauriota si distingue il famoso Conte Ruggero, Ammiraglio della flotta aragonese, che contribuì con grandi vittorie sugli Angioini a far salire al trono del Regno di Napoli i D’Aragona.
Il prestigio di questa cittadina si arricchisce anche in senso spirituale quando diventa sede vescovile, nel corso del XVII e XVIII secolo, e vi si svolge il VI Sinodo. A questo fervore seguiranno purtroppo momenti molto negativi per Lauria quali la sua quasi totale distruzione nel 1806, ad opera delle truppe francesi del Generale Manhes ed il terribile bombardamento del 1943.
L’Arte
Le tracce del culto greco sono molto ben visibili in alcuni monumenti ecclesiastici quali la Cappella dedicata all’Assunta e quella di Santa Veneranda, nonché il Monastero di San Filippo, nella cui gestione subentrarono in un secondo momento i Monaci Benedettini. All’Ordine dei Francescani Osservanti, invece, è appartenuto il Monastero di San Bernardino, dalla struttura tardo-romanica, oggi intitolato all’Immacolata.
A Sant’Antonio da Padova è, invece, dedicato il Convento costruito dai Frati Cappuccini nel 1617, al cui interno si possono ammirare le belle tele della vita del Santo, gli affreschi dell’Ultima Cena e della Sacra Famiglia risalenti al XVIII sec. e un Polittico di Ippolito Borghese.
Altrettanto importante è la chiesa di San Giacomo Maggiore, con al suo interno un coro ligneo, dai pregevoli intagli, risalente al 1554 ed il singolare campanile barocco maiolicato.
La Chiesa Madre dedicata a San Nicola di Bari offre una spettacolare visione su un’imponente balaustra riconducibile al Fanzago. Custodisce al suo interno le reliquie del Beato Domenico Lentini, nato a Lauria nel 1770.
L’Archeologia
A Lauria, nonostante il suo vasto territorio sia potenzialmente ricco di presenze archeologiche, per il momento, i ritrovamenti non sono numerosi.
Ad eccezione dei resti di una tomba femminile del VI secolo, con interessanti monili d’ambra, i reperti si concentrano nell’area di Seluci, che costituisce un importante crocevia del sistema stradale antico, e, risalgono per lo più al periodo tra il IV ed il III secolo A.C.
Le Tradizioni
Tra i numerosi appuntamenti che caratterizzano Lauria, particolarmente interessante è il corteo storico che rievoca le gesta eroiche di uno dei personaggi illustri del posto: l’Ammiraglio Ruggero.
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